VITERBO, 25 FEBBRAIO – Gli Etruschi di Vulci in mostra a Viterbo. Sfingi, leoni e mani d’argento è il titolo della mostra al Museo Nazionale Etrusco Rocca Albornoz dedicata allo splendore delle famiglie etrusche dell’importante città che sorgeva nella Maremma laziale.
Vulci fu una delle più grandi città-stato dell’Etruria, caratterizzata da un forte sviluppo commerciale e marittimo. Oggi le sue vestigia sono il cuore di un interessante parco naturalistico e archeologico che interessa i territori comunali di Montalto di Castro e Canino, in provincia di Viterbo, a pochi chilometri dalla costa del Mar Tirreno. La mostra, incentrata sulle raffinate produzioni destinate alle aristocrazie emergenti della città, nasce dalla collaborazione tra Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio Etruria Meridionale, Fondazione Vulci e la Direzione Regionale Musei Lazio.
Gli scavi internazionali condotti nel sito di Vulci attraverso gli anni, e la mostra che ne è diretta conseguenza, rientrano nei programmi di contrasto alle attività di saccheggio clandestino portati avanti della Soprintendenza per la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale.
Le mani d’argento, le sfingi, i leoni alati e gli altri preziosi oggetti in esposizione, appartenuti alle famiglie aristocratiche vulcenti, coprono un arco cronologico dal IX al III secolo a.C. I reperti provengono dai corredi funerari di grandiose sepolture , tra cui l’ipogeo dei Saties, noto come Tomba François, la necropoli di Poggio Mengarelli e quella dell’Osteria.
La mostra Sfingi, leoni e mani d’argento è visitabile dal 25 febbraio al 15 giugno 2023. Costituisce inoltre l’occasione per scoprire i tesori conservati nel museo viterbese, allestito nel fortilizio fatto costruire nel Trecento dal potente cardinale spagnolo Egidio Albornoz a difesa dello Stato Pontificio. Tra i reperti di maggior pregio qui conservati spicca la Biga di Castro, carro risalente alla fine del VI secolo a.C.